Fuori tutti, fino all’ultimo.
“Contaminazioni d’autore”. Intervista a Massimo Rotundo.
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La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2018 – ARTE E PSICHE – pag 106-108

Casa vista Ilva.

di Sara Borraccino*


 

 

Vedi, piccolo mio, quando il presente diventa storia ciò che resta è pura leggenda. E i corpi esanime che ogni giorno ricopriamo di terra contaminata e che già oggi sono sulla coscienza di nessuno, presto saranno numero, diverranno semplici vittime sacrificali senza nome.
Guardala. Bestia indiscreta e irrequieta, despota indisturbato delle nostre terre, pane e veleno per le nostre genti. Un giorno questa popolazione sarà composta solo da morti e da superstiti dall’anima sconfitta e mutilata.


Ad osservarla ora, quando proprio non riusciamo a distogliere lo sguardo, proviamo orrore ed angoscia, ma arriverà un giorno in cui quel mostro sarà solo la percezione di un ricordo, vaga memoria di qualcosa di incomprensibilmente ingiusto.
Chi abiterà questo territorio ci additerà come inetti, uomini assopiti dalle minime certezze offerte dal soldo in tasca. Ma saranno dei figli inconsapevoli, ignari di godere dei privilegi frutto del nostro sacrificio di oggi.


Tu non essere quel tipo di uomo, piccolo mio. Abbi sempre coscienza del passato e non giudicare mai i tuoi avi per scelte che non potrai comprendere. Contempla l’umano, sii indulgente e coraggioso.
Io non riesco a trovare delle risposte, bambino mio. Non so come sia possibile intraprendere una lotta che prevede solo finali tragici e dolorosi. Non so come contrastare un male che non dichiara colpevoli. Non so quando arriverà il momento in cui questo olocausto avrà finalmente fine.

 

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Note
*Sara Borraccino, nata a Taranto, a 300 metri dai confini dell’Ilva. Nel 2006 ha 19 anni: si trasferisce a Roma per studiare lettere e per lasciarsi alle spalle un’identità nella quale non si riconosce. Dopo 8 anni ci riprova e torna a vivere a Taranto. Nei primi mesi del 2018 lascia nuovamente la sua città natale. Ora scrive.

 

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