Ma chi si occuperà del bimbo nella sua interezza?.
Il rapporto tra l’assistito e il difensore. L’assistito è una persona. Osservazioni di un difensore di persone.
Ma chi si occuperà del bimbo nella sua interezza?.
Il rapporto tra l’assistito e il difensore. L’assistito è una persona. Osservazioni di un difensore di persone.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2018 – LA PROPOSTA – pag 23-36

Le ricette che nutrono.

Intervento domiciliare, in ottica sistemica, con paziente affetto da demenza e la sua famiglia.

di Silvia Curiale*


Un intervento di riabilitazione cognitiva con un paziente affetto da demenza è un intervento molto complesso e articolato. E’ necessario prendere in considerazione la compromissione neuronale e le eventuali difficoltà associate e supportare il paziente nella gestione della vita quotidiana ma anche l’intero nucleo familiare ad esso vicino. Se da una parte risulta necessario lavorare con l’individuo al fine di rallentare il decadimento cognitivo e la sintomatologia psicologica associata garantendo una migliore qualità di vita possibile, dall’altra non si può prescindere da un lavoro con il sistema familiare inteso come organizzatore della personalità del paziente in carico. L’elaborazione dei vissuti emozionali e luttuosi connessi alla diagnosi, la valorizzazione delle risorse del sistema familiare e la narrazione della storia familiare pregressa, permettono l’accettazione ed il superamento dell’evento traumatico favorendo capacità resilienti nel soggetto e nel sistema familiare di riferimento. Nell’articolo che segue, i temi sopra esplicitati saranno approfonditi e chiariti attraverso il racconto di un intervento domiciliare di riabilitazione cognitiva.

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A cognitive rehabilitation intervention with a patient with dementia is a very complex and articulated intervention. It is necessary to take into consideration the neuronal compromise and any associated difficulties and support the patient in the management of daily life but also the whole family nucleus close to it. If on the one hand it is necessary to work with the individual in order to slow down the cognitive decline and the associated psychological symptomatology ensuring a better quality of life possible, on the other we can not disregard a work with the family system intended as organizer of the personality of the patient in charge. The elaboration of the emotional and mournful experiences connected to the diagnosis, the enhancement of the resources of the family system and the narration of the previous family history, allow the acceptance and the overcoming of the traumatic event favoring resilient capacities in the subject and in the family system of reference. In the article that follows the above-mentioned topics will be deepened and clarified through the story of a home intervention of cognitive rehabilitation.



Note

*Dott.ssa Silvia Curiale, Docente di Psicologia di Comunità c/o l’Università degli Studi G. Marconi, vicepresidente dell’Associazione di Promozione Sociale Metaobiettivo.

 

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