Da Freud a Bateson, fino ai giorni nostri: riflessione sulla narrazione, sull’uso delle parole e sull’apprendimento nella costruzione dell’intervento psicoterapico.

Come una partita a scacchi: innumerevoli mosse strategie di intervento nella cura dei legami familiari.
Aggiornamenti e prospettive dei trattamenti psicosociali e psicoterapeutici nel campo dei consumi di sostanze. Focus sull’approccio sistemico.
Come una partita a scacchi: innumerevoli mosse strategie di intervento nella cura dei legami familiari.
Aggiornamenti e prospettive dei trattamenti psicosociali e psicoterapeutici nel campo dei consumi di sostanze. Focus sull’approccio sistemico.
Rivista “La notte stellata” n°1/ 2017
Inserto “La notte stellata, Aprile 2017” – ARGOMENTI DI PSICOTERAPIA – pag 19-31 

Da Freud a Bateson, fino ai giorni nostri: riflessione sulla narrazione, sull’uso delle parole e sull’apprendimento nella costruzione dell’intervento psicoterapico.

di Federico Bussoletti [*]


L’articolo parte da una riflessione centrata sul concetto di narrazione in psicoterapia. Questo tema viene analizzato e preso in considerazione sia osservandolo da un punto di vista psicoanalitico che guardandolo da un’ottica sistemico relazionale. Si affronta poi il tema della costruzione dell’intervento psicoterapico, ponendo una particolare attenzione all’uso e alla funzione delle parole, ripercorrendo il pensiero di Freud nel differenziare il modello clinico da quello psicodinamico. È’ attraverso un corretto utilizzo delle parole che è possibile, in psicoterapia, costruire e modulare gli interventi, che si sono ampliati grazie all’introduzione del setting sistemico relazionale. Le parole hanno trovato nuovi significati, è stato possibile dare nuove spiegazioni alle configurazioni relazionali dell’individuo e della famiglia cui appartiene, oltre a costruire ed apprendere nuovi contesti. Il pensiero di Bateson offre poi una chiave di lettura su come ciò è possibile e su come questo sia determinante nella costruzione di un intervento psicoterapico che possa far guardare al cambiamento. In conclusione, con l’aiuto della griglia di lettura di Maria Grazia Cancrini e Lieta Harrison, si osserva la realtà delle organizzazioni familiari e si ricorda l’importanza di poter disporre, dentro il lavoro con i pazienti, di una bussola che permetta di orientarsi nel mondo dei sistemi e delle comunicazioni interpersonali.

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The article begins with a reflection on the concept of narrative in psychotherapy. This theme is analyzed and taken into account both watching from a psychoanalytic point of view and from a systemic relational perspective. It then focus on the building up of psychotherapeutic intervention, paying particular attention to the use and function of words, tracing the thought of Freud in differentiating the clinical model from the psychodynamic one. It is in fact with the appropriate use of the words that one can, in psychotherapy, building up and tune interventions, which have expanded thanks to the introduction of systemic relational setting. Words have found new meanings and it has been possible to give explanations to the new relational configurations of the individual and the family he belongs to, as well as build and understand new contexts. Bateson’s perspective provides the key on how this is possible and how this is crucial in the construction of a psychotherapeutic intervention that will offer a change. In conclusion, by using the reading frame created by Maria Grazia Cancrini and Lieta Harrison, we observe the reality of family organizations and when working with patients, we understand the importance of having a compass that allows us to find the way in the world of systems and of interpersonal communication.



Note
[*] Federico Bussoletti: Psicoterapeuta, Vicepresidente di Dedalus, didatta del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma.

 

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