La parola e la cura. Intervista a Giuseppe Ruggiero.

Il terzo cervello e l’intelligenza relazionale.
La sfida dell’adozione. Intervista a Luigi Cancrini.
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La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2020 – L’INTERVISTA – pag 2-3

La parola e la cura. Intervista a Giuseppe Ruggiero*.

A cura di Rita Accettura** e Angela Viscosi***
Riprese e montaggio Andrea Ferrazza****


Abstract
Un dialogo intenso, alla scoperta del nuovo, proprio partendo dalla chiusura e dalla sospensione che il momento attuale impone, per raccontare di un rinnovato interesse nella natura estetica delle relazioni umane. Giuseppe Ruggiero, psichiatra e psicoterapeuta, direttore dell’Istituto IMePS di Napoli, apre le porte a questo scambio per parlarci della sua visione estetica della relazione terapeutica, “come si sta”, oltre al “che cosa” e al “perché”.
Lo scambio continua passando per il concetto di distanza estetica e contemplativa sino ad arrivare alla canzone del Sé, l’unicità e la specificità di ciascuna persona, di ogni incontro, ed il valore che assume per la relazione terapeutica. Un ultimo spazio al concetto di durata nel lavoro terapeutico per poi chiudere l’intervista con un dono che Giuseppe fa a tutti noi, una poesia, che nasce dall’attesa di questa intervista e come dedica alla Notte Stellata:

Io sto con il vinile
con la lucciola che cerca compagnia
sto dalla parte della notte
che incoraggia il viandante
a leggere nel vortice di stelle
un disegno
che non indichi l’arrivo
ma sostenga il passo
quando si fa incerto
Io sto con la carta e l’inchiostro
con la lentezza della mano
sto con la chiave che gira nella serratura
la stanza fredda dall’ultima volta
e la puntina sottile che gira lenta
Io sto con la voce roca
che canta

Abstract
An intense dialogue, discovering the new, starting just from the closure and suspension that the current moment imposes, to tell about a renewed interest in the aesthetic nature of the human relationships. Giuseppe Ruggiero, psychiatric and psycho-therapist, Director of the Institute IMePS of Naples, opens the doors to this exchange to speak about his aesthetic vision of the therapeutic relationship, “How does it feels”, beyond that “what” and “why”. The exchange continues passing through the concept of contemplative and aesthetic distance to arrive finally to the Self song, the unicity and specificity of each person, of each meeting, and the value that it assumes for the therapeutic relationship. A final space for the concept of Duration within the therapeutic work to close then with a gift that Giuseppe makes to all of us, a poetry that born from the waiting of this interview and dedicated to Notte Stellata:

I stand with the vinyl
With the firefly searching for company
I stand on the side of the night
that encourages the wayfarer
to read in the vortex of the stars
a paint
that doesn’t show the arrival
but sustains the step
when it becomes uncertain
I stand on the side of the hand and the ink
With the slowness of the hand
With the key that turns into the door lock
the cold room of the last time
and the stylus that turns slowly
i stand on the side of the hoarse voice
that sings

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Note
*Giuseppe Ruggiero, Psichiatra e psicoterapeuta, Direttore dell’Istituto IMePS di Napoli.
**Rita Accettura, Psicologa, psicoterapeuta, Didatta di IEFCoS.
***Angela Viscosi, Psicologa, psicoterapeuta
Riprese e montaggio:
****Andrea Ferrazza, Psicologo

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