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La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 1/2023 – RECENSIONI – pag 109-113
Una vita in mostra: le voci sulla tela.
Patrizia Costante
Tutte le opere d’arte scandiscono con le loro differenze i cambiamenti e i passaggi delle vite degli artisti: le poesie cambiano metrica, a volte cambiano soggetto; le canzoni cambiano il ritmo, più spesso i contenuti; i quadri cambiano i colori, le pennellate, lo stile. Alla mostra di Van Gogh che si è tenuta a Palazzo Bonaparte dall’ 8 ottobre 2022 al 26 marzo 2023, si viene catapultati nel viaggio dentro la vita del pittore.
È la stanza dei “legami” che ci inizia alla mostra: essi ci introducono alla conoscenza dell’artista. Così Gauguin e Renoir “impressionano” nella nostra mente l’incipit del suo mondo interno, quasi come fossero dei genitori. Ci accoglie Renoir con la sua tela “Au cafè; è a lui che sembra ispirarsi Van Gogh quando siede assorto di fronte alla vita che passa nell’intento di fermarla in una fotografia dipinta.
Ci stupisce Gauguin, con il suo “Atiti” in cui è assolutamente chiaro l’intento del pittore, non rappresentare la morte sic et simpliciter ma l’emozione connessa ad essa. Poi arriva Picasso con il suo “ritratto di giovane donna”.
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