La prevenzione delle psicosi. Intervista a Luigi Cancrini.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 1/2024 – EDITORIALE– pag II- VI
Assetati di conformità.
di Francesco Colacicco*
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A cosa servono i test psicologici? E’ possibile distinguerli in test di funzionamento, tesi a valutare determinate funzioni e test di personalità, proiettivi e non. I primi valutano la performance acquisita o potenziale di un soggetto e si suddividono in test di abilità, di profitto, d’intelligenza, attitudinali e neuropsicologici. I secondi servono a rilevare tratti di personalità, cioè a cercare di predire i comportamenti della persona, per coglierne eventuali aspetti psicopatologici. In sintesi, i test servono a fare diagnosi.
Nell’utilizzare i test ovviamente bisogna essere consapevoli dei limiti delle procedure e delle conclusioni che ne vengono tratte, di come vengono praticati e in quale ambito. Vi è inoltre una responsabilità deontologica e giuridica collegata al loro utilizzo.
Quello che è certo è che i test non possono valutare equilibrio, ideali e motivazioni. Pensare di utilizzarli per alcune categorie professionali con questa finalità è assurdo, illusorio e pretestuoso.
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Note
*Francesco Colacicco, Direttore dell’Istituto Dedalus di Roma, Scuola di specializzazione in
psicoterapia sistemico e relazionale, didatta del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale nonché direttore scientifico di questa rivista.
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