Recensione del libro di Marinella Malacrea “Curare i bambini abusati”.

La cassetta degli Attrezzi.
Si tratta di cuori spezzati, non di cervelli rotti. Recensione del libro di Lorna Smith Benjamin
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La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2018 – RECENSIONI– pag 137-138

Curare i bambini abusati.
Recensione del libro di Marinella Malacrea.

di Alessia Boccioni e Maria Chiara Centinaro


Marinella Malacrea rappresenta per noi operatori che lavoriamo con le vittime di esperienze sfavorevoli infantili un riferimento importante attraverso il quale orientarsi nella teoria e nella pratica clinica del lavoro sul trauma. Questo suo ultimo lavoro dal titolo “Curare i bambini abusati” ne è la rassicurante conferma.
La lettura del suo libro ha avuto un effetto pacificatore sui nostri stati d’animo, psicoterapeute che da molti anni si occupano di abuso e maltrattamento, perché possiamo senza dubbio ammettere che lavorare con il trauma attiva emozioni controtransferali forti e contrastanti.
Il libro è strutturato in due parti: una prima parte introduttiva, offre un’analisi dettagliata ed esaustiva dei diversi orientamenti psicoterapeutici e delle tecniche e degli strumenti utilizzati dalla comunità scientifica internazionale nella cura del trauma; la seconda parte, in cui vengono presentati 13 casi clinici raccontati da terapeuti provenienti da formazioni e contesti professionali differenti, offre spunti di riflessione sul lavoro messo in campo dai colleghi e ci permette di entrare nelle loro stanze di terapia osservando da vicino quanto accade ad altri professionisti, i progressi e le battute di arresto del processo valutativo e/o terapeutico, i diversi livelli coinvolti (intrapsichico, relazionale, sociale, giudiziario, istituzionale) che si intrecciano tra loro e non sempre si muovono in sintonia, le reazioni controtransferali dei terapeuti e gli strumenti che ognuno di loro utilizza. In sintesi di vedere con una lente di ingrandimento la complessità della presa in carico di un bambino traumatizzato.

 

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Note

 

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