“Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli

“La sfida dell’adozione. Cronaca di una terapia riuscita.”
L’eredità di Andrea Camilleri.
“La sfida dell’adozione. Cronaca di una terapia riuscita.”
L’eredità di Andrea Camilleri.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2020 – RECENSIONI – pag 158-162

Recensione del libro “Tutto chiede salvezza” di Daniele Mencarelli.

di Alessandra Delbono


I libri di Daniele Mencarelli non appartengono ad un genere preciso, non possono essere inscatolati.

Forse rientrano nella definizione di “autobiografici”, ma è superfluo domandarsi se raccontano una storia vera nei suoi minimi dettagli semplicemente perché ognuno ha la libertà di leggere i libri come gli pare. Infatti l’essenza della narrazione di Mencarelli è l’empatia. Forse questa recensione sarebbe stata più mirata nel numero precedente di questa rivista, ma di fatto è così. Anche quando il lettore rimane distante perché non ha mai vissuto un’esperienza come quella della storia, riesce a comprendere perfettamente quello che prova l’autore.

Il secondo libro di Daniele Mencarelli è poesia, è sceneggiatura, è romanzo, è un diario. La sua vicinanza alla poesia si sente nel verso scelto per il titolo, “Tutto chiede salvezza”, un verso che è una poesia. Il significato di questo titolo è spiegato in tutto il romanzo che sembra evocare un lungo e armonioso verso narrativo e descrittivo.

La poesia è nella scrittura di Mencarelli, ed è latente in tutto il libro. Questo libro è anche una sceneggiatura, perché i dialoghi riempiono lo spazio, e la stanza in cui i protagonisti si muovono in tutto il libro ricorda un teatro, una scatola dalla quale chi esce, esce di scena. È un romanzo, perché è la definizione più immediata che possiamo dargli.


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Note

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