L’aspirante terapeuta nella terra di mezzo: tra svincolo e attaccamento.

La coterapia nella supervisione diretta online.
La comunicazione nel gioco: riflessioni sistemico-relazionali.
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La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 1/2021- RICERCA E FORMAZIONE – pag 51-65

L’aspirante terapeuta nella terra di mezzo: tra svincolo e attaccamento.

di Valentina Cavucci*, Francesco Scaccia**


Abstract
Questo articolo sintetizza i risultati raccolti nella seconda fase dell’indagine sull’efficacia del training in psicoterapia avviata nel 2018 dal Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma. Dopo la somministrazione dell’Intrex, l’intervista autosomministrata ideata da L.S. Benjamin, il campione dei 70 allievi è stato esaminato attraverso la SCID-5 PD, uno strumento fondamentale per l’indagine di affetti, cognizioni e comportamenti stabili, sia in una cornice categoriale, sia dimensionale. Gli stili di personalità emersi appaiono in linea con la vulnerabilità ed insieme la solidità psicologica emersa dagli Introietti, ma nello stesso tempo suggeriscono l’immagine di un allievo che si trova in una fase di passaggio molto specifica del percorso di training. Potremmo definirla una sorta di “terra di mezzo” tra l’autonomia e la dipendenza: l’allievo è pronto a raccogliere le risorse di cui dispone e su cui ha lavorato fino a quel momento, ma ancora emotivamente ancorato ad un’identità in fieri.
Questi risultati, sebbene ancora parziali, ci offrono la conferma che il passaggio per fasi all’interno del training possa essere il modello più utile per accompagnare l’aspirante terapeuta nel suo percorso di formazione.


Abstract
This article summarizes the results collected in the second phase of the investigation on the effectiveness of psychotherapy training launched in 2018 by the Centro Studi in Rome. After the administration of Intrex, the self-administered interview conceived by L.S. Benjamin, the sample of 70 students was examined using the SCID-5 PD, a fundamental tool for the investigation of stable affects, cognitions and behaviors, both in a categorical and dimensional framework. The personality styles that emerged appear in line with the vulnerability and at the same time the psychological solidity that emerged from the Introjects, but at the same time suggest the image of a student who is in a very specific transition phase of the training path. We could define it as a sort of “middle ground” between autonomy and dependence: the student is ready to collect the resources at his disposal and on which he has worked up to that moment, but still emotionally anchored to an identity in the making.
These results, although still partial, offer us confirmation that the passage by phases within the training may be the most useful model to accompany the aspiring therapist in his or her training path.

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Note
* Valentina Cavucci, Psicologa e psicoterapeuta sistemico e relazionale.
**Francesco Scaccia, Psicologo e psicoterapeuta sistemico e relazionale.

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