“Da un mondo all’altro. Passaggi evolutivi. La storia di Luca”.
Recensione del libro “L’arte di legare le persone” di Paolo Milone.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2021 – RECENSIONI – pag 113-115
La nostalgia di Ulisse. Recensione del libro “Il nodo magico” di Cristina dell’Acqua.
di Valerio Frosi
Il tema del distacco viene analizzato nel libro il “Nodo Magico” scritto da Cristina dell’Acqua nella prospettiva di un viaggio di ritorno a se stessi, alla propria individualità. Il pellegrinaggio di Ulisse è lo specchio del viaggio interiore di chiunque che, dopo aver abbandonato gli orpelli con i quali ha costruito la propria immagine di sé, asseconda il viaggio che lo porta a riscoprire la sua vera essenza. Il richiamo è forte e l’eroe inizia il suo cammino di ritorno spoglio delle sue vestigia.
Ulisse si è perso… e non sa tornare. Nella parafrasi dei versi di una canzone di un poeta nato in una città di mare ritroviamo lo stato in cui versa Odisseo, l’eroe dal multiforme ingegno cantato da un altro poeta, il cieco vate di Chio durante il suo percorso di ritorno al termine della guerra di Troia.
Ulisse è un eroe epico speciale; rappresenta uno, nessuno e centomila. Le tradizioni orali del mito si fondono in lui e creano un archetipo esistenzialmente spesso a differenza degli altri eroi cantati in altri poemi.
Dopo venti anni di assenza lontano da casa, Ulisse vorrebbe tornare ai suoi affetti più cari, alla sua terra, alla vita di prima, ma non sa tornare perché ha smarrito se stesso.
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