Questo è il tempo della cura, non dell’odio.
La salute quale volto della dimensione sociale.
Questo è il tempo della cura, non dell’odio.
La salute quale volto della dimensione sociale.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 1/2020 – LA PROPOSTA-SPECIALE COVID 19 – pag 57-58

Qualche osservazione dalla quarantena milanese. 28 Marzo 2020.

di Matteo Selvini*


Le definizione di psicoterapia di Yalom mi ha sempre affascinato: “Far succedere qualcosa di emotivamente rilevante per poi ragionarci sopra” forse perché era anche la stessa idea di mia madre Mara Selvini Palazzoli, ma non sono riuscito a recuperare dove lo avesse scritto, forse da nessuna parte….
Trovo si applichi a pennello anche alla kafkiana ed estraniante situazione che stiamo vivendo. Non è questo ancora il tempo per davvero ragionarci sopra, siamo ancora nella fase del tenere occhi ed orecchie ben aperti: tutto sta ancora succedendo e per definizione non abbiamo né la lucidità, né tutte le informazioni necessarie… Cosa posso vedere e sentire ora come terapeuta, collega di equipe e supervisore di terapeuti in formazione?
La maggior parte delle famiglie in terapia sembrano reggere molto bene la quarantena: sono forse state vaccinate dalle sedute familiari? Una forma di pre quarantena nel sedersi in cerchio e guardarsi negli occhi? Quasi nessuna famiglia in carico preme per fare sedute a distanza, ma qualcuna nuova chiede proprio ora perché ora le cose stanno scoppiando.
Nei pazienti individuali osservo una netta divaricazione: molti sembrano prendere la palla al balzo per sospendere le sedute, altri invece continuano a lavorare come prima o meglio di prima.

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Note
*Dott. Matteo Selvini, Psicologo e Psicoterapeuta, Scuola di Psicoterapia “Mara Selvini Palazzoli” di Milano.

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