Sex/Life

La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 2/2021 – RECENSIONI – pag 129-132

Sex/ Life

di Laura Tullio

La serie tv Sex/Life targata Netflix in cima alla top ten dei più visti sulla piattaforma streaming non ha convinto o meglio, lo dico subito, non ha convito me.
Ideata da Stacy Rukeyser, basata sul romanzo 44 Chapter About 4 Men di BB Easton, la narrazione segue una trama piuttosto scontata: un triangolo amoroso tra Billie Connelly (Sarah Shahi) moglie e madre, Cooper Connelly (Mike Vogel) marito e padre devoto e Brad (Adam Demos) l’ex di Billie.
La prima stagione ruota intorno ai dilemmi di Billie una donna sui trenta anni dal passato libertino che, in cambio di un amore sicuro, lascia le folli notti newyorkesi ed il suo lavoro di dottoranda all’università per dedicarsi momentaneamente alla famiglia e alla crescita dei due figli. Nel pieno di un (poco realistico) periodo post partum Billie sente venir meno le attenzioni del marito Cooper, un uomo gentile e affidabile che le garantisce una vita stabile economicamente ed affettivamente. Sentendosi sempre meno desiderata la protagonista inizia a scrivere un diario hot nel quale ripercorre le passate notti di passione avute con il suo ex compagno Brad, un uomo dalla vita tormentata, fuori dagli schemi che lotta con il ricordo di un padre assente e un’infanzia difficile. L’uomo che per amore Billie, scoprendosi crocerossina come nei migliori cliché, vuole inevitabilmente “salvare” ritrovandosi tuttavia a fare i conti con i segni lasciati da un amore inquinato, folle, gravemente disfunzionale. La storia si sviluppa successivamente alla scoperta del marito Cooper del diario di Billie e di quel passato che ritorna non solo nei suoi ricordi più spinti generando una spirale di gelosie, tradimenti, crisi coniugali ed insicurezze nelle quali i tre protagonisti restano, come in ogni trama che si rispetti..

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