Se mi confondo guidami e sii paziente. Gomez de Teran e i Murales dell’ex Manicomio Santa Maria della Pietà.

Corso di alta formazione sui disturbi di personalità.
Una rivisitazione del film: “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
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Una rivisitazione del film: “Lo chiamavano Jeeg Robot”.
La notte stellata. Rivista di psicologia e psicoterapia n° 1/2018 – ARTE E PSICHE – pag 105-109

Se mi confondo guidami e sii paziente. Gomez de Teran e i Murales dell’ex Manicomio Santa Maria della Pietà.

di  Matteo Minerva


Un occhio indaga il fondo di un bicchiere; attraverso di esso la luce e lo spazio vengono deformati.
Volti sospesi si affacciano dalle finestre confondendo il rapporto tra dentro e fuori. La mano di un uomo si protende nel tentativo di afferrare un sasso. Eppure, per quanto vicino, gli è impossibile raggiungerlo perché quell’uomo, come gli altri che ha accanto, è solo un disegno, imprigionato nell’universo bidimensionale del muro mentre il tetto, il sasso e il filo da cui pende esistono davvero; appartengono al mondo della realtà.
Quelle descritte sono alcune delle figure umane che animano la facciata del Museo Laboratorio della Mente, il padiglione 6 del Santa Maria della Pietà, l’ex manicomio provinciale di Roma inaugurato nel 1914.

Per la geolocalizzazione di tutti i murales presenti nel parco del S. Maria della Pietà visitate il link di RomaVerso
Clicca qui per visite guidate sulla storia dell’ex manicomio
Per l’intervista a Violetta Carpino, autrice di “Ascolto Fetale
Per l’intervista a Tina Loiodice, autrice di “Bimba pensante

 

 

 

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Note

 

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